Foto di Nariman el Mofty - Creative Commons
Tempo di lettura stimato: 3'
Commentando la notizia che il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha concesso la grazia all’attivista britannico-egiziano Alaa Abd El Fattah insieme ad altri cinque prigionieri, la direttrice delle campagne e delle ricerche di Amnesty International Erika Guevara-Rosas ha diffuso questa dichiarazione:
“La grazia presidenziale per Alaa Abd El Fattah e il fatto che possa finalmente riunirsi con la sua famiglia rappresentano un sollievo, seppur assai tardivo. Il provvedimento pone fine a una grave ingiustizia e testimonia i costanti sforzi dei suoi avvocati, della sua famiglia – compresa la coraggiosa madre Laila Soueif – e delle persone attiviste di ogni parte del mondo che negli ultimi sei anni hanno incessantemente chiesto la sua scarcerazione, che speriamo arrivi presto”.
“Alaa Abd El Fattah è un prigioniero di coscienza preso di mira per il suo attivismo pacifico. La sua grazia non cancellerà l’incubo dei sei anni passati in carcere. Le autorità egiziane devono dare seguito alla decisione presa oggi scarcerando tutte le persone condannate per aver esercitato i loro diritti umani e consentendo loro di riunirsi coi loro cari”.
An exceptionally kind day 💛
Alaa is free pic.twitter.com/nmg4oROSTi
— Mona Seif (@Monasosh) September 22, 2025
Alaa Abd El Fattah è un attivista, scrittore e sviluppatore informatico con passaporto egiziano e britannico. Diventato celebre durante la rivoluzione egiziana del 2011, è stato ripetutamente preso di mira dalle autorità del Cairo per il suo attivismo pacifico e per le critiche rivolte al governo.
L’ultima volta è stato arrestato il 29 settembre 2019. Nel dicembre 2021 è stato condannato, da un tribunale d’emergenza per la sicurezza dello stato, a cinque anni di carcere per l’infondata accusa di “diffusione di notizie false”, riferita a un post pubblicato sui social media.
Nonostante, considerati i 26 mesi di detenzione preventiva, la condanna fosse terminata il 29 settembre 2024, Alaa Abd El Fattah è rimasto in carcere in violazione delle leggi nazionali e del diritto internazionale. Secondo quanto dichiarato dalle autorità egiziane, sarebbe uscito dal carcere solo nel gennaio 2027.
Alaa Abd El Fattah è stato sottoposto a condizioni detentive inumane, tra le quali il diniego di visite consolari e di quelle degli avvocati nonché la privazione di ventilazione e luce naturali. Un prolungato sciopero della fame ne ha messo a rischio la salute.