Il Senato blocca il progetto di legge sul consenso in materia di stupro

25 Novembre 2025

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Il 25 novembre è stata persa l’occasione per fare qualcosa di buono in un giorno importante: ancora una volta la politica si è divisa su una questione di fondamentale priorità e questo la dice lunga su quanto i diritti umani siano tenuti in considerazione.
Dopo il voto unanime alla Camera, il dibattito è stato inquinato da argomentazioni risibili che partono dal presupposto che sia quasi inevitabile che le relazioni sessuali tra uomini e donne finiscano prima o poi in tribunale.

La norma bloccata il 25 novembre al Senato è già in vigore in 21 stati europei, i cui parlamenti hanno evidentemente ritenuto infondata l’idea che nei tribunali l’uomo imputato sia “colpevole fino a prova contraria” e sia così messo a rischio il principio della presunzione d’innocenza.

Già oggi, un uomo che si accerta della volontà di una donna a compiere un atto sessuale tramite la comunicazione verbale e non verbale, non desumendone il consenso dall’abbigliamento o dal comportamento e non insistendo quando tale consenso è ritirato, è sicuro di non compiere nessun reato.

Ciò che Amnesty International chiede con una la campagna #IoLoChiedo lanciata nel luglio 2020 – oltre al rispetto della Convenzione di Istanbul dovuto dall’Italia sin dal 2013 – è che cessi l’indegna prassi per cui in tribunale le sopravvissute allo stupro sono obbligate a dimostrare che la violenza sessuale “non se la sono andata a cercare” e che hanno resistito accanitamente.

L’allarme sull’inversione dell’onere della prova è infondato. La riforma mira semplicemente a garantire che possa essere comminata una pena adeguata nei casi in cui il tribunale ritenga che sia dimostrato che l’imputato ha agito contro la volontà della persona sopravvissuta. Quando è sì è sì e quando è no è no: è un concetto così elementare che stupisce se ne stia ancora a discutere. Così come dovrebbe essere ovvio che tutelare i diritti delle donne non va a danno di nessuno, ma migliora la vita di tutte le persone. Anche degli uomini.