Russia: proposta la definizione di “terrorista” per la Fondazione anticorruzione di Navalny

24 Ottobre 2025

IlyaIsaev - CC BY-SA 3.0

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Il 22 ottobre 2025 l’Ufficio del procuratore generale della Russia ha presentato alla Corte suprema la richiesta di designare la Fondazione anticorruzione (Anti corruption foundation – Acf, registrata negli Stati Uniti e successora legale della omonima fondazione Fbk, bandita in Russia), istituita dal prigioniero di coscienza Aleksei Navalny, come “organizzazione terroristica”.

Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale, ha dichiarato:

“Il Cremlino è stato implacabile nella persecuzione del leader dell’opposizione russa Aleksei Navalny e dei suoi sostenitori. La sua campagna di repressione ha portato alla morte di Navalny in custodia nel febbraio 2024, al divieto delle organizzazioni da lui fondate e all’esilio o al procedimento penale nei confronti delle persone che vi collaboravano. Non ancora soddisfatto, il Cremlino sembra ora deciso a infliggere un colpo finale e fatale. Questa mossa non mira soltanto a smantellare l’eredità di Navalny ma anche a soffocare ogni residuo spazio di dissenso nel paese”.

“La designazione come ‘terroristica’ esporrebbe chiunque sia associato alla Fondazione anticorruzione (nota in Russia come Fbk) o ad Aleksei Navalny a procedimenti penali con le pene più severe, fino all’ergastolo. La Fbk è stata per anni al centro della società civile in Russia, sostenuta da decine di migliaia di persone in tutto il paese; questa decisione potrebbe aprire la strada a un’ondata di repressioni di massa”.

“Il procuratore generale deve ritirare immediatamente la sua richiesta illegittima e porre fine all’uso distorto della legislazione antiterrorismo e di altre leggi per reprimere il dissenso. Le autorità russe devono inoltre revocare il divieto imposto alla Fbk, cessare la persecuzione di chi è accusato di esservi associato e garantire un’indagine trasparente ed efficace sulla morte di Aleksei Navalny, condotta da esperti internazionali indipendenti e imparziali”.

Ulteriori informazioni

L’udienza presso la Corte suprema della Federazione russa è fissata per il 27 novembre e si svolgerà a porte chiuse. Sarà presieduta dallo stesso giudice che in precedenza aveva vietato l’inesistente “movimento internazionale Lgbtqia+” e il “movimento internazionale del satanismo” con l’accusa di “estremismo”.

Solo la scorsa settimana alcune persone appartenenti al Comitato contro la guerra, fondato da attivisti dell’opposizione in esilio, sono state incriminate per presunti reati legati al “terrorismo”.