Ue: con il “Digital Omnibus” a rischio i diritti digitali

21 Novembre 2025

© Amnesty International

Tempo di lettura stimato: 3'

In risposta alla proposta della Commissione europea nota come “Digital Omnibus”, che smantellerà le tutele dell’Unione europea (Ue) contro le minacce digitali, Damini Satija, direttrice di Amnesty Tech, ha dichiarato:

“L’attuale spinta alla deregolamentazione dell’Ue porterà a un indebolimento dei diritti delle persone e le esporrà all’oppressione digitale. Aprirà la porta alla sorveglianza illegale, alla profilazione discriminatoria nel welfare e nelle attività di polizia, privando le persone del loro diritto di controllare i propri dati personali e di opporsi alle decisioni automatizzate e alla diffusione di contenuti dannosi online. Renderà inoltre più difficile individuare e contestare le decisioni prese dai sistemi automatizzati riguardo alle persone destinatarie di prestazioni sociali, posti di lavoro e opportunità di istruzione, aggravando ulteriormente i danni climatici alimentati da politiche che danno priorità all’industria tecnologica.

Anni di duro lavoro da parte della società civile, dei sindacati e dei difensori dei diritti umani sono stati dedicati a garantire che il regolamento digitale dell’Ue proteggesse le persone dalle minacce digitali e dai sistemi di Intelligenza artificiale (Ia) iniqui, salvaguardando al contempo i loro dati e ritenendo i governi e le aziende responsabili dell’uso improprio delle tecnologie. Queste misure sono essenziali per una società digitalmente sicura.

Alcune di queste leggi conquistate a fatica devono ancora entrare in vigore, ma l’Ue sta già cercando di spostare l’equilibrio di potere dalla protezione dei singoli individui all’impunità delle aziende, cedendo alle motivazioni incentrate sul profitto dei colossi tecnologici che spesso operano a scapito dei nostri diritti.

Se l’Ue vuole davvero sostenere l’implementazione senza intoppi delle leggi in materia digitale, tra cui l’AI Act, il GDPR e altri regolamenti fondamentali, dovrebbe rafforzare le tutele esistenti e garantire che le leggi siano applicate in modo significativo, invece di smantellare il quadro normativo attuale che permette di chiamare le aziende a rispondere delle loro azioni e al contempo consente di progredire verso un futuro tecnologico rispettoso dei diritti”.

Il Digital Omnibus fa parte di una più ampia spinta alla deregolamentazione da parte dell’Ue, che ha suscitato l’allarme della società civile.