L’8 novembre 2019, lo studente di 21 anni Gustavo Gatica stava manifestando in piazza, a Santiago, insieme a milioni di persone per l‘aumento del costo della vita e delle diseguaglianze nel Paese. Gli agenti hanno sparato sulla folla di manifestanti, colpendo Gustavo a entrambi gli occhi, lasciandolo permanentemente cieco.
Un alto funzionario delle forze di polizia dei Carabineros, identificato dal suo nome in codice G-3, è stato arrestato e accusato due mesi dopo che Amnesty International aveva pubblicato prove che suggerivano che fosse responsabile dell’accecamento di Gustavo Gatica. È ancora in attesa di processo.
Nel 2019, il Cile ha assistito a proteste di massa per chiedere maggiore uguaglianza e diritti umani. Le autorità hanno risposto con repressione violenta e criminalizzazione, uso eccessivo della forza e uso discriminatorio e sproporzionato della custodia cautelare. È stato dichiarato lo stato di emergenza e l’esercito è stato schierato nelle strade insieme alla polizia militare, i Carabineros.
Tre persone sono rimaste uccise e centinaia di persone sono rimaste gravemente ferite, di queste 347 hanno riportato ferite agli occhi, principalmente a causa dell’impatto dei pallini di fucili antisommossa carichi di munizioni a impatto cinetico multiplo, che sono state utilizzate in modo praticamente incontrollato e indiscriminato.
In numerose occasioni queste munizioni sono state utilizzate contro manifestanti che non stavano mettendo a rischio la vita di nessuno. Gli agenti hanno sparato su parti del corpo in cui avrebbero potuto causare lesioni gravi e persino mortali, come la testa e il torace.
Durante le proteste, anche i gas lacrimogeni sono stati usati in modo sproporzionato per disperdere le persone e sparati con dei lanciagranate. In più occasioni, il contenitore è stato sparato direttamente sui corpi delle persone per causare lesioni e non come strumento di dispersione.
Amnesty International chiede di garantire giustizia per Gustavo non solo identificando e perseguendo le persone direttamente responsabili delle sue ferite, ma anche individuando e perseguendo tutti quei sospettati di responsabilità penale i cui ordini e omissioni hanno consentito il verificarsi della diffusa violazione del diritto all’integrità personale nonché l’attacco di Gustavo.
Attorney General’s Office
Ángel Valencia
Fiscalía Nacional
Catedral 1421-1453
Santiago de Chile, Chile
Email: avalenciav@minpublico.cl
Egregio Procuratore nazionale,
Le scriviamo per chiedere giustizia per Gustavo Gatica, ex studente di Santiago. L’8 novembre 2019 ha partecipato a una protesta violentemente repressa dalla polizia, che ha sparato con fucili antisommossa sui manifestanti in modo non conforme agli standard internazionali. Gustavo è stato colpito a entrambi gli occhi da pallini gommati e lasciato permanentemente cieco a seguito di questa operazione di polizia.
Gli eventi sono avvenuti nel contesto dei disordini sociali e della più ampia repressione delle proteste nel paese, durante le quali Amnesty International ha riscontrato prove di diffuse violazioni dei diritti umani perpetrate principalmente dalla polizia cilena e l’omissione da parte dei comandanti di fermare questi abusi. Il rapporto “Eyes on Chile” concludeva che le azioni e le omissioni del Direttore Generale, al momento degli eventi, e dell’attuale Direttore Generale, che ricopriva la carica di Direttore per l’Ordine e la Sicurezza, durante gli eventi, dovrebbero essere indagate.
Dopo più di due anni di indagini al riguardo, Le chiediamo di garantire giustizia per Gustavo non solo identificando e perseguendo le persone direttamente responsabili delle sue ferite, ma anche individuando e perseguendo (in conformità con il diritto internazionale e a condizione che ci siano prove adeguate e sufficienti), tutti quei sospettati di responsabilità penale i cui ordini e omissioni hanno consentito il verificarsi della diffusa violazione del diritto all’integrità personale nonché l’attacco di Gustavo.
La ringraziamo per l’attenzione.