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In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, il 20 giugno, l’associazione Refugees in Libya APS lancia una campagna per chiedere l’immediata cancellazione del Memorandum Italia-Libia. Firmato il 2 febbraio 2017 l’accordo tra i governi italiano e libico ha l’obiettivo dichiarato di “combattere l’immigrazione illegale”.
Se entro il 2 novembre il governo non interverrà per modifiche o abrogazione, l’accordo si rinnoverà automaticamente a partire dal 2 febbraio 2026.
Refugees in Libya, insieme ad Amnesty International Italia, il Tavolo asilo e immigrazione e altre organizzazioni della società civile, rilancia la richiesta di porre fine a ogni accordo con la Libia che legittimi respingimenti, detenzioni arbitrarie e violazioni sistematiche dei diritti umani, come violenze, torture e stupri.
“Abbiamo denunciato pubblicamente – come testimoni diretti – la responsabilità del governo italiano nella liberazione del criminale Osama Almasri. Le nostre comunicazioni sono state sorvegliate dai servizi segreti italiani su mandato governativo, come emerso nel caso Paragon. Noi, le vittime, siamo costantemente controllate, mentre i responsabili continuano a operare impunemente” sono le parole dei membri di Refugees in Lybia.
Una parte importante della società civile, del mondo cattolico, insieme a giornalisti e organizzazioni impegnate in operazioni di ricerca e soccorso in mare si unisce a questa campagna. Alcuni dei rappresentanti di questa nuova alleanza contro il Memorandum Italia-Libia parteciperanno alla presentazione pubblica che si terrà il 20 giugno alle 11.00 presso la Camera dei Deputati, sala E. Berlinguer, Via degli Uffici del Vicario 21, Roma.
Interverranno:
Modera:
Qui il link per registrasi: https://form.jotform.com/251627000543042.
Per informazioni:
www.refugeesinlibya.org
E. stopmouitalylibya@gmail.com
T. +39 393 0705951
