Firenze: una piazza dedicata a Peter Benenson

9 Dicembre 2025

Peter Benenson fondatore di Amnesty International

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Nel 50°anniversario dalla nascita di Amnesty International Italia, la città rinnova il suo impegno per i diritti umani intitolando uno spazio pubblico all’avvocato che diede vita al movimento globale.

In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, il 10 dicembre, e nell’anno in cui si celebrano i 50 anni di attività della sezione italiana di Amnesty International, il Comune di Firenze dedica una piazza a Peter Benenson (1921-2005), fondatore dell’organizzazione e premio Nobel per la Pace.

La cerimonia di intitolazione si svolgerà domani alle 10.30 presso la rotatoria di incrocio fra via Girolamo Minervini e via Baccio da Montelupo a Firenze, alla presenza delle istituzioni cittadine, della presidente della sezione italiana di Amnesty International, Alba Bonetti, e dei rappresentanti del Gruppo locale di Amnesty International Italia.

Questa iniziativa risponde alla volontà di dare valore al territorio e al ruolo fondamentale delle istituzioni locali nella tutela e nella promozione dei diritti umani, attraverso un impegno simbolico che lascia un segno tangibile nella toponomastica della città.

Peter Benenson, nato a Londra nel 1921, è un avvocato e attivista che ha dedicato la sua vita alla difesa degli oppositori politici sotto regimi non democratici. La scintilla che portò alla nascita di Amnesty International si è accesa nel 1961, quando Benenson lesse la notizia di due studenti portoghesi condannati a sette anni di prigione per aver fatto un semplice “brindisi alla libertà” sotto la dittatura di Salazar. Indignato, Benenson lanciò un appello sul giornale “The Observer”, intitolato “I prigionieri dimenticati”, invitando i lettori a scrivere lettere di sostegno per i prigionieri di coscienza. La risposta fu straordinaria e diede il via a quel movimento di attivismo globale che oggi conta oltre 10 milioni di sostenitori.

L’intitolazione odierna ricorda anche il celebre motto di Benenson, ispirato a un proverbio cinese, «Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità», che ha ispirato poi anche il simbolo del movimento: una candela avvolta dal filo spinato. Questo è un messaggio che, in Italia, dopo 50 anni di sfide, attivismo in piazza e battaglie condivise, rimane di assoluta attualità.

Celebrare questo anniversario significa ricordare che ogni nome su ogni petizione ha la sua importanza e che l’impegno per i diritti umani parte dalle nostre città, dalle nostre strade e dalle nostre piazze.

Amnesty International Italia, fondata nel 1975, lavora da mezzo secolo per difendere i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel 1977, l’organizzazione internazionale è stata insignita del premio Nobel per la Pace per aver contribuito alla salvaguardia della libertà e della giustizia nel mondo.