Russia, l’attivista Grigory Melkonyants condannato a cinque anni

14 Maggio 2025

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Il tribunale distrettuale di Basmanny, nella capitale Mosca, ha condannato Grigory Melkonyants, rinomato attivista della società civile russa, a cinque anni di carcere e a nove anni di divieto di partecipare a qualsiasi attività civica.

Melkonyants, co-presidente di Golos, un osservatorio elettorale indipendente, arrestato nell’agosto 2023, è stato giudicato colpevole di aver svolto attività di una “organizzazione indesiderabile”, un termine vago con cui le autorità russe criminalizzano e mettono al bando gruppi e associazioni che considerano una minaccia.

L’accusa si è basata sui presunti legami di Melkonyants, da lui sempre negati, con la Rete europea delle organizzazioni di monitoraggio elettorale, a sua volta dichiarata “indesiderabile” in Russia nel 2021.

Fondata nel 2000, Golos è stata, nel 2013, la prima organizzazione russa a essere etichettata come “agente straniero” per poi venire sciolta nel 2016. La società civile ha reagito fondando una nuova organizzazione con lo stesso nome, che nel 2021 è stata a sua volta dichiarata “agente straniero”.

Subito dopo la condanna, Amnesty International ha sollecitato l’immediata scarcerazione di Melkonyants, prigioniero di coscienza in carcere solo per il suo attivismo in favore dei diritti umani.