Amnesty International
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Amnesty International ha sollecitato i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Fsr) a porre fine agli attacchi contro la popolazione civile di El Fasher, nello stato sudanese del Darfur settentrionale.
“Le notizie provenienti da El Fasher sono terribili. Le Fsr devono porre immediatamente fine agli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili, consentire l’ingresso in città degli aiuti umanitari e garantire percorsi sicuri a coloro che stanno tentando di fuggire”, ha dichiarato Tigere Chagutah, direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale.
“Da 18 mesi la popolazione di El Fasher è sottoposta a un assedio brutale da parte delle Fsr. È giunto il momento che le Nazioni Unite, l’Unione africana e altri attori internazionali agiscano con urgenza per prevenire ulteriori sofferenze. Tutti i responsabili delle atrocità in corso devono essere chiamati individualmente a risponderne”, ha aggiunto Chagutah.
“Le Fsr sono note per aver commesso violazioni dei diritti umani su vasta scala sia nel Darfur che nel resto del Sudan, tra cui attacchi su base etnica contro le comunità non arabe, uccisioni intenzionali di civili, violenza sessuale contro donne e ragazze: massacri che ricordano quelli che ebbero luogo nello stesso Darfur due decenni fa. La comunità internazionale deve agire subito per impedire alle Fsr di ripetere tali atrocità”, ha concluso Chagutah.
Il conflitto in corso in Sudan è iniziato nell’aprile del 2023. Ha causato l’uccisione di decine di migliaia di persone e 12 milioni di sfollati, dando luogo alla più grande crisi umanitaria al mondo. Le Fsr, il gruppo paramilitare che si sta scontrando con le Forze armate del Sudan (Fas), sta assediando El Fasher dal maggio del 2024.
Il 26 ottobre le Fsr hanno dichiarato di aver conquistato alcune zone di El Fasher, l’ultima grande città del Darfur ancora sotto il controllo delle Fas. Queste, il giorno dopo, hanno annunciato il loro ritiro.
A El Fasher viveva oltre un milione e mezzo di abitanti, comprese centinaia di migliaia di persone sfollate da altre zone del Darfur nei primi anni Duemila e durante l’attuale conflitto. Si stima che prima dell’attacco del 26 ottobre si trovassero intrappolate in città circa 260.000 persone.
Amnesty International aveva già denunciato i crimini di guerra commessi dalle Fsr e dalle milizie arabe loro alleate, responsabili congiuntamente di attacchi su base etnica contro i masalit e altre comunità non arabe nel Darfur occidentale.