© Fırat Doğan /Amnesty International Turkey
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È iniziato il processo nei confronti di 53 persone che avevano partecipato, il 29 giugno, al Pride di Istanbul nonostante il divieto di svolgimento imposto arbitrariamente dalle autorità, come accade ormai ogni anno dal 2015.
Alla sbarra ci sono sei avvocati, tre giornalisti e tre persone attiviste che neanche erano presenti alla manifestazione, tanto che sono state arrestate in altre zone della città: Hivda Selen e Sinem Çelebi sono in carcere dal 30 giugno e il terzo attivista, Doğan Nur, è stato posto in libertà condizionata solo una settimana fa.
I 53 imputati sono accusati di aver violato la legge 2911 sui raduni e le manifestazioni.
Amnesty International ha chiesto che le accuse nei loro confronti siano ritirate e che le due attiviste ancora in carcere siano rimesse in libertà immediatamente. Una delegazione dell’organizzazione per i diritti umani osserverà lo svolgimento delle udienze.