Privato
Tempo di lettura stimato: 2'
Il 20 luglio 2025, un giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti ha deciso di scarcerare Mahmoud Khalil su cauzione. In merito alla vicenda, Ana Piquer, direttrice regionale per le Americhe di Amnesty International, ha dichiarato:
«Dopo oltre tre mesi di detenzione ingiusta, Mahmoud Khalil ha finalmente ottenuto la libertà: potrà tornare a casa, abbracciare sua moglie e stringere tra le braccia suo figlio. La sua detenzione non era solo superflua, ma rappresentava anche un tentativo più ampio dell’amministrazione Trump di reprimere la solidarietà con il popolo palestinese e di strumentalizzare il sistema di immigrazione. Mahmoud è stato preso di mira per aver esercitato i suoi diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica. Questi diritti devono essere rispettati, negli Stati Uniti come nel resto del mondo, senza eccezioni.
Ribadiamo la nostra profonda preoccupazione per il crescente uso della detenzione, delle intimidazioni, delle espulsioni e della negazione del diritto al giusto processo per mettere a tacere le proteste e soffocare il dibattito pubblico negli Stati Uniti. Non si tratta solo di uno studente, ma di un modello sempre più diffuso di pratiche autoritarie da parte dell’amministrazione Trump, che minano i diritti umani. Invitiamo il governo statunitense a porre fine alla persecuzione politica di studenti e di altre persone in base alle loro convinzioni, e a rispettare la libertà di espressione. La detenzione di Mahmoud è un duro promemoria dei diritti umani oggi a rischio nel paese, e continueremo a seguire il suo caso»